Pede dopo pede
il lesto calpestare dell’ombra
il tempo
musicato in duetto
da passi e respiri
sigilla l’udito
le parole fluttuano
imprigionate
mai pronunziate
e lo sterile moto
le porta a urtarsi
e divenire pensieri roventi,
una corsa nel nulla
fuga dalla voglia di gridare.
Angelo
(26-Maggio-2013)