4 – San Zanobi

Itinerario alla scoperta delle curiosità di Firenze, mi raccomando rigorosamente a piedi e a passo lento!

Esistono più versioni di tutte le leggende narrate, ma vi racconterò sempre e solo quella a me più simpatica.

Potete usare il seguente link per raggiungere la posizione.

Link alla posizione

Se siete giunti in questo posto vuol dire che state ignorando quella che a vostro fianco è chiamata la colonna di San Zanobi. Non vi preoccupate, siete normali, questa colonna è ignorata dal 99% dei turisti distratti e il restante 1% usa le ringhiere intorno ad essa per riposarsi, ma adesso non sarà più un’anonima colonna per voi!

In effetti non stiamo parlando di un monumento dall’interesse artistico, non nella città di Firenze, magari in qualche moderna metropoli avrebbe fatto la sua bella figura, ma non qui! Non a pochi passi dal quel bel San Giovanni, ovvero il battistero, così come lo definì Dante Alighieri. Battistero che all’epoca del sommo poeta aveva già più o meno trecento anni. La datazione esatta del Battistero è però incerta, dovrebbe essere dell’XI secolo, ma alcuni studiosi ritengono che la sua origine sia antecedente all’anno mille, intorno al IV-V secolo d.C., costruito sulle rovine di un antico tempio romano dedicato al dio Marte.

La colonna di San Zanobi, situata davanti alla porta Nord del Battistero, segna il punto in cui avvene un miracolo, un evento accaduto il 26 Gennaio di tanti anni fa. Giorno in cui le reliquie del defunto vescovo di Firenze vennero spostate dalla basilica di San Lorenzo alla chiesa di Santa Reparata (antica chiesa che esisteva dove adesso sorge il Duomo, la Cattedrale di Santa Maria del Fiore). Durante il cammino del corteo, in pieno inverno, il sarcofago del Santo Zenobio, meglio conosciuto come San Zanobi, amatissimo vescovo di Firenze vissuto tra il IV e il V secolo d.C, sfiorò le fronde di un olmo secco che al contatto col feretro cominciò a rifiorire e ributtare dei germogli, perdipiù in pieno inverno.

Passando da questa colonna durante il mio cammino per le vie di Firenze, sorrido e spero anch’io di poter rifiorire a nuova vita! Immagino la svolta, il cambiamento, la rinascita a nuova vita spirituale!

Fiorita di San Zanobi

Seppur la leggenda vuole che il vescovo di Firenze sia stato amatissimo dal popolo fiorentino, nessuno ormai sa più il perché e molti iniziano persino a dimenticarne il nome nonostante la moderna cerimonia della Fiorita di San Zanobi. Questa festa ricorre il 26 Gennaio di ogni anno, si tratta d’un evento in stile medievale in cui un corteo storico depone una decorazione floreale ai piedi della colonna in memoria del miracolo dell’olmo.

Dalla posizione in cui vi trovate potete curiosare che a Firenze persino i bagni  hanno un certo stile! (mi riferisco solo alla facciata, non saprei dirvi il resto)

Piccolo San Giovanni

Sul portale c’è una statuetta del San Giovannino, ovvero un piccolo San Giovanni, Santo patrono della città di Firenze.

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San Giovanni, colui che indossava una tunica di peli di cammello, si cibava di locuste e miele selvatico, era la voce di uno che gridava nel deserto. Giovanni il Battista si definisce proprio così davanti i sacerdoti che lo interrogavano:

Io sono voce di uno che grida nel deserto

Non è preoccupato di difendersi e tantomeno vuole esaltare se stesso, non grida nelle piazze e in luoghi affollati, ma grida “nel deserto” a un’umanità arida e desolata che non ha più fede.

Ai lati del San Giovannino sono presenti i simboli dei “Mercanti” o di “Calimala”, una delle Arti Maggiori tra le corporazioni di arti e mestieri della Firenze medievale. Le Corporazioni delle Arti e dei Mestieri erano associazioni che dovevano difendere gli interessi degli iscritti appartenenti a una stessa categoria professionale. Fu anche grazie a queste associazioni che Firenze divenne tra le più ricche e potenti città dell’Europa medioevale. La prima corporazione fu proprio quella di Calimala (intorno al 1150). Le Arti proteggievano gli iscritti dalla concorrenza di altre città e da quella dei non appartenenti alla corporazione.

Calimala.jpg

Il simbolo rappresenta un’aquila che artiglia un torsello, panno grezzo arrotolato. I membri di quest’Arte importavano le materie prime per poi rivenderle dopo il processo di rifinitura.

Firenze è ricca di simboli delle Corporazioni delle Arti e dei Mestieri, divertitevi a riconoscerli durante l’esplorazione della città, li ritroverete ovunque!

Le 7 Arti Maggiori:

Arti Maggiori

Le 14 Arti Minori:

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Arti Minori_2

Angelo
(28-Ottobre-2018)

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