Sdraiato per terra con la schiena sul cumulo di foglie
le potature d’ulivo ammassate per essere smaltite
lo sguardo a quelle in alto ancora vive
che brillano e danzano al sole
spiragli di luce dal lato argentato
profonde fessure dall’altro
note tirate dal vento per essere suonate
estremo saluto di esotiche farfalle verdi,
il calore del sole sul volto
il fumo che sopraggiunge alto
a tratti denso, per cancellare
e lasciar ricomporre un’altra melodia
troppo bello, troppo presto
per andarsene
attaccato alla speranza
che quel battito possa non fermarsi
non ora
non prima d’aver impedito
che quelle foglie al sole
possano svanire insieme a chi
miseramente
non può far altro che ascoltarle
in silenzio
per terra.
Angelo
(01-Marzo-2017)