Semplicità

Mi sfugge
mi sfugge il senso
di sì tanta frenetica follia.
Puole lo rosso oblio nello di vitreo calice
unito allo sapor dello di grano campo
tra lo tepor delli ciliegi raggi
non esser già la chiar risposta?

Angelo
(10-Giugno-2013)

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L’ulivo

Sdraiato per terra con la schiena sul cumulo di foglie
le potature d’ulivo ammassate per essere smaltite
lo sguardo a quelle in alto ancora vive
che brillano e danzano al sole
spiragli di luce dal lato argentato
profonde fessure dall’altro
note tirate dal vento per essere suonate
estremo saluto di esotiche farfalle verdi,
il calore del sole sul volto
il fumo che sopraggiunge alto
a tratti denso, per cancellare
e lasciar ricomporre un’altra melodia
troppo bello, troppo presto
per andarsene
attaccato alla speranza
che quel battito possa non fermarsi
non ora
non prima d’aver impedito
che quelle foglie al sole
possano svanire insieme a chi
miseramente
non può far altro che ascoltarle
in silenzio
per terra.

Angelo
(01-Marzo-2017)

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il soffio

E’ il soffio tra le parole e il silenzio
non grido di gioia
non gemito di dolore
è un soffio più profondo
sommerso
dal quale non emerge nessun suono.
Parole che affiorano confuse,
ma si dissolvono
non appena emergono,
bollicine che si liberano dall’acqua
ed esplodono silenziose in aria.
Poi,
quando i pensieri prendono voce
pur non essendoci nessuno intorno
il suono diventa chiaro,
ma il senso disperso
in aria
da quel soffio.

Angelo
(25-Gennaio-2018)

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Frammenti

Per saper di vivere
deve aver visto la morte,
per conoscere le tenebre
deve aver smesso di brillare,
ma se Lei fosse stata ovunque
non vi sarebbe stato nulla
nulla al di fuori di Lei
a mai avrebbe saputo d’esistere
poiché niente sarebbe stato diverso da Lei.
Dunque, come viver mai avrebbe potuto
se non negando se stessa,
frammenti, granelli, semi dispersi
talvolta propensi a ricongiungersi
spinti dall’ancestrale senso d’appartenenza
nostalgici,
talvolta isolati
alla ricerca
dell’indefinito.

Angelo
(01-Giugno-2016)

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Un sorriso tra i colori

Su quella rossa terra
non ancora infangata dai monsoni
appena rinfrescata
da una leggera pioggia tropicale.
Il volto sorridente di un bimbo
per quello strano uomo
che guarda il mondo
da una scatolina
strizzando un occhio
e la giovane mamma
anche lei sorridente
orgogliosa d’essere osservata
da quell’uomo venuto da lontano.
Il sorriso del bimbo
tra le braccia della madre
unico sostegno nella vita
e la bellezza di lei
quel giovane luminoso volto della notte
dallo sguardo privo di malizie
profondo e incantatore
spontaneo come il canto di un gatto.
Incurante della pioggia
ferma nel suo sostegno
ignara della sua bellezza
contornata da sgargianti colori
sorridente
priva di quello che a molti
sembra essere tutto
eppur sorridente
abbracciata da un magico sari
che pur senza tasche
agli occhi del bimbo e dell’uomo
sembra possedere
e avvolgere
quanto di più prezioso
si possa desiderare.

Angelo
(29-Dicembre-2017)

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Disgiunti

Nulla fuori di lei
tutto parte di lei
lei intorno a lui
lui dentro di lei
frammenti
insoddisfatti
perché incompleti,
talvolta felici
perché incompleti.

Angelo
(28-Giugno-2017)

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La porta

La donna è la serratura
dalla quale s’intravede
il giardino dei non pensieri
l’uomo è la chiave
insieme si completano.
La felicità
è la mano che apre la porta.

Angelo
(24-Ottobre-2018)

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Vento

Nel vento vi son parole
che tolgono lo respiro
che lasciano attoniti.
Il vento combina e unisce
ciò che pare diverso e lontano.
Come lo vento scolpisce e leviga le pietre
così l’inerme core mio
assume la forma che lo vento vole.

Angelo
(08-Giugno-2013)

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