Lo segno

Padre,
lungo il tuo sentiero
non posso lasciarvi impronta
poiché è di radici e roccia,
come posso indicarne la via
ai miei fratelli?
Se io che non l’ho cercato
l’ho trovato sul mio cammino
e l’ho seguito
a maggior ragione
colui che lo ricerca
saprà riconoscerlo.
Lascia che anche il mio corpo
sia deposto lungo il sentiero
e che il cumulo di pietre sopra
possa esserne lo segno.
Perdonami Padre,
fai che sia la condotta stessa
della vita mia
ad esserne lo vero
e più profondo
segno.

Angelo
(15-Agosto-2013)

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Reciso

Il fiore reciso
un petalo mancante
ecco lo motivo
sarà più felice altrove
è stato reciso
per regalare un sorriso
per essere portato a chi
altrimenti non lo avrebbe visto,
anche un altro
pù piccolo
reciso,
così sarà protetto,
poi un altro
e un altro
sia più piccoli
che più grandi
non malati né infelici,
ma recisi anch’essi
sempre e solo
per essere portati
là dove possano essere amati
anche da chi
poteva solo immaginare
la loro bellezza
prima di separarsene.
Recisi per portar gioia
là dove non sarebbero mai
potuti giungere.
Dalla mano il seme
alla mano il fiore.
Dal padre alla madre
e dalla madre
nella mano del padre.

Angelo
(12-Aprile-2017)

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Lo dono

Ogni nato nella Loggia
ha come padre suo lo marmo
e che la madre sia grafite, sanguigna o china
lo figlio loro è analogo e non stupisce,
ma oggi è accaduto l’inaudito
un batuffolino rosa
sui gradini in basso
nessuno, nessuno mai
vi partorì quelle immagini
nessuna mai
entrò nella Loggia
e lì vi fece nascere tre ragazze
tutte con gli occhiali da sole
le due ai lati
appoggiate a quella centrale
sedute
dormienti
svenute dalla stanchezza
che poi vidi vive a lato sulli gradini
nessuna mai
nella stessa pagina
più sotto
fece nascere un piccione
proprio un piccione
nella Loggia
un piccione sulla testa di un piccolo leone
a sua volta su un piedistallo.
Lo tratto deciso
di nero inchiostro
una semplice penna
lo fluido movimento.
Lo dono ha questa giovane
e non tanto per la mano talentuosa,
ma per saper veder lo semplice
che agli altri sfugge,
codesto è l’immenso dono suo.
A disegni ultimati
si guardò intorno
esitò pochi istanti
niente
si alzò
balzello dopo balzello
pacatamente
lasciò la Loggia
con lo blocco sottobraccio
portandosi via l’emozioni avute dallo dono,
ma che per suo stesso maleficio
lo condividere loro non le è dato provare.

Angelo
(21-Luglio-2013)

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La parola dal monte

Il mio cammino
è un cammino in salita
il mio cammino
è un cammino sull’aride rocce
il mio cammino
è un cammino sotto il sole cocente
il mio cammino
è un cammino verso la vetta del monte
seguendo le nude radici sul sentiero.
Lì, darò lettura
della parola
affinché da lì
col suo respiro
essa possa giungere ai mie fratelli
come sussurro nei loro cuori.
Perdonami Padre
se ancor non son pronto
a portar lo verbo tuo
tra i miei fratelli
con la voce delle mie parole.

Angelo
(10-Agosto-2013)

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