Una luce diversa

Curioso, come lo stesso posto
possa dare impressioni diverse
e possa imprimere un suo segno
nel più profondo
o sfiorare appena
dando un brivido leggero.
La vista dal tetto di rose della città
nel suo più profumato splendore
magari senza l’invadente ferraglia
delle braccia meccaniche
col sole che accende i colori
l’azzurro che risalta i contorni
o quando ormai la sera
dopo una lunga calda giornata
le rose sembrano essersi sciolte
sullo sfondo
donando se stesse
i loro colori.
Quelle viste
giustificano la ricerca
e il ritorno
poiché ciò che può sembrare
sempre lo stesso
è in realtà come la vita
che s’illumina
solo quando c’è amore.

Angelo
(01-Gennaio-2017)

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Sul tetto della città

Camminare senza interesse alcuno
camminare schivando i corpi
camminare attraverso quel ponte
dove lo vento contrario
allo fluire delle acque
contrario
allo stupido rifiuto
della vita stessa
spinge con forza di tre dee
l’inerme corpo lontano dal ciglio
a riprendere lo cammino
fino allo tetto di rose della città
scoprendone lo verde paesaggio denudato
dell’ormai passato momento
ove persino delle tegole rosse cadute
non v’è più traccia alcuna
asciugati al sole
e dispersi a terra dal vento
così quei petali
così i tristi pensieri
lasciati sul tetto della città
per assaporare il profumo
del fiore futuro.

Angelo
(30-Maggio-2017)

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